Reading List

Friday, May 11, 2012


Con una Ford usata

Mi dovevo laureare quel pomeriggio alle due.
C’era la vostra macchina presa in prestito che veniva da lontano e a mezzogiorno era parcheggiata sotto casa. Era stato un lungo viaggio. Eravate stanchi ed io lo so anche affamati perché lo siete sempre. Mi sembrava così ridicolo non fare nemmeno un pranzo con i migliori ragazzi che conosco e ho sempre lontano non per colpa nostra, non so perché. Allora io e lei abbiamo comprato molta pasta e mentre mi sistemavo la cravatta mescolavo la pancetta e la mia felicità era commisurabile ai carboidrati che stavo preparando.
Ci siamo seduti a tavola tutti insieme dopo non so quanto tempo. C’era gente da Foggia, Catania, Bologna, Padova, Parma, Roma, Siena, il Gargano tutto, Sansepolcro-provincia-di-Arezzo, il New Jersey e la Svizzera. Ridevamo e bevevamo vino e brindavamo a un’amicizia che non finisce perché queste non sono cose con la data di scadenza tipo come l’amore. All’una e mezza eravamo un po’ brilli ed io dovevo cercare di chiudermi la giacca. Avevo gli occhi lucidi così tanto che avreste potuto strizzarmi e usare i miei liquidi per lucidare la Ford che vi avevano prestato per arrivare fin qui.
La discussione è andata nell’unico modo possibile. Mi sentivo fortunato,  ma anche un po’ orgoglioso, forse qualcosa finora l’avevo fatta bene e non si tratta dell’Università, che potevo farla meglio. Il sole era alto quasi come oggi e voi eravate vicinissimi quasi come oggi.
Poi ricordo che era notte e visto che non trovavate parcheggio ve ne siete tornati direttamente nel Gargano e non ero stupito mica, perché io nulla so del mondo e di quello che ci succederà ma conosco tutto di noi, e questo conforta e rallegra. Vi ho salutato di notte per strada, l’ho fatto in dialetto come si fa dalle nostre parti per tutte le cose importanti che si vogliono dire.
Poi sono tornato a casa. Ho rivisto la tavola con la tovaglia di stamattina ben ripiegata ed in ordine. Non ricordo chi è stato quel santo che ha sparecchiato ma sicuramente si trattava di un mio amico.

( marco )

No comments:

Post a Comment

stamattina a francoforte

come il rumore del traffico  in sottofondo mentre dormi a Bangkok come le luci della mia città che non distinguo all'orizzonte  è in que...