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Tuesday, May 8, 2012
biglie
Ricordo che era marzo e stavamo cadendo in prescrizione e i nostri avvocati d’ufficio non sembravano turbati come noi. Un vecchio del quartiere Junno, uno di quelli che sa come si sta al mondo, mi voleva insegnare a calcolare quando i giovani cadono in prescrizione. Mi ha spiegato che ovviamente dipende dai tempi. Ai suoi tempi il tasso di invecchiamento giovanile era di 0,8. Quindi la regola diceva che dovevi moltiplicare l’età del ragazzo per 0,8. Questo perché l’Italia era giovane e fresca, mi diceva sempre il vecchio che sembrava lì lì per crepare, e soprattutto era povera e affamata, un elemento che sembra moltiplichi le forze dei meno vecchi e di conseguenza la prescrizione era lontana.
Il vecchio affermava con certezza che quando questa moltiplicazione ti avrebbe dato un numero superiore a 70 beh allora c’era poco da fare, la tua giovinezza era caduta in prescrizione.
Questo vecchio sembrava sapere il fatto suo, perché dopo settimane di calcoli astronomici e di limoncello sul selciato della basilica era scattato in piedi con il proverbiale “Eureka!” e i polacchi della chiesa prontamente l’avevano cacciato a calci e c’era il rischio che dimenticasse il fondamentale numero partorito poco prima. E dunque il vecchio aveva calcolato il tasso del 2012 e aveva mandato un messaggero a piedi a Roma che guarda caso quel pomeriggio c’era la Roma-Ostia e lui dopo essersi classificato quinto nella classifica di categoria mi aveva recapitato il messaggio ed era spirato sulla via del Mare, che fine di merda, su quella strada non ci sono nemmeno i lampioni.
Ed allora io avevo preso l’eurostar e tempo 4 ore e 2 guasti – uno a benevento l’altro tipo a cervaro – ero arrivato a casa del vecchio che aveva indossato per l’occasione la faccia delle brutte notizie o forse era la cirrosi, che ne so,
fatto sta che mentre lo sentivo rivelarmi che il tasso attuale era 2,8 aveva iniziato a fare un rapido calcolo e mi era uscito 72,8, mio dio. Questo voleva dire che magari non avevo la cirrosi ma forse non avevo poi molte chances in più di quel vecchio ragioniere, che a pensarci a questo punto avrebbe anche potuto farsi i fatti suoi e lasciarmi allo 0,8 degli anni cinquanta e vai col tango.
Ricordo che mi stavo ancora maledicendo quando mi avevi chiamato e mi avevi detto di tornare perché ti sentivi sola senza di me ed in quel momento
coefficiente o non coefficiente
ero felice, e le calcolatrici avrei fatto meglio a buttarle, meglio ripudiare ancora una volta la matematica e tornare da te che mi riempi le arterie di biglie colorate
e il mondo oggi è giovane e bello ed io ne sono il leader indiscusso
(marco)
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