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Saturday, June 23, 2012
Lunatico Narciso
Te lo ricordi quel cuore di notte
in cui Narciso ti ha presa per mano e stringendola forte
ti ha accompagnato di fronte allo specchio?
Quell'attimo in cui appena prima di chiedergli perchè
stavolta fosse così impaziente
hai visto qualcosa di diverso da sempre,
quasi come se non fossi tu?
Eri cambiata nel tempo di un fulmine,
oppure gli specchi si erano rovesciati;
così come lo specchio anche tu iniziavi
a riflettere in un altro modo.
Mi ha detto il tuo vicino che ti ha vista trafficare
nel giardino con le tue scale di valori,
le hai spostate tutte sola col sudore della fronte.
Ho visto una foto di gruppo in cui tu non apparivi
benchè ci fosse anche la tua firma sul retro
e ti ho scoperta a dare una moneta al monco
di via Zirte, a cui prima regalavi inconsapevoli
ma non curanti facce disgustate.
L'inspiegabile è che in quelle notti di mutevoli riflessi
ripensavi a Marco che ti amava molto,
come uno specchio che non cambia mai.
Ma capisci che i periodi di luce quando muoiono
divengono ricordi oscuri
come quell'angolo di cielo
in cui prima viveva una grande una stella?
Ora si che lo capisci.
Ma tanto, tu non abbisogni di nessuno,
solo dei tuoi specchi, o forse oltre, solo di Narciso,
sperando che li tenga sempre nel tuo verso giusto.
Giulio
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