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Friday, June 29, 2012
Il discorso armonico di Re Sassofono
Che tutto questo diventi musica disse il primo Re senza spada, l' Imperatore di un Popolo che non aveva capito ancora dove andare. Che tutto questo non sia frastuono e guerra, che abbiate ben presente la parola Armonia in ogni vostro gesto, che sappiate dare il giusto tono all'azione, a ogni vostra singola azione per poter raggiungere il soave a livello corale. Ci son da capire le basi di una buona armonia innanzi tutto, anche se ho fiducia nel fatto che siete degli ottimi improvvisatori, che avete un ottimo orecchio, abbiate l'umiltà che porta all'autocritica costante, non quella oppressiva, quella costruttiva.
Il vostro orecchio vi permetterà di rendere il suono piacevole agli altri e voi stessi e nel contempo di capire quando state sbagliando nota, quando c'è bisogno di rifare, quando c'è bisogno di esercitarsi di più, quando c'è bisogno di maggiore attenzione. L'importante, la chiave di lettura, miei cari, è l'Armonia. Le voci fuori dal coro prima o poi verranno riconosciute e purtroppo non potranno più farne parte; i silenziosi, coloro che non cantano o lo fanno con voce troppo bassa, per paura, essi stessi se ne escluderanno perchè non troveranno più un senso nel cantare in un coro. Coloro che vogliono spiccare e con la loro voce coprire anche solo quella di chi gli sta a fianco saranno, ahimè, prontamente puniti dalle leggi del suono, poichè nessuna voce, nessuna può essere troppo forte a scapito di un'altra nel mio Regno. So che non è facile cantare in un coro, so che è molto più difficile che cantare da soli, che abbisogna di attenzione ad una molteplicità di fattori in più, ma sono fiducioso in voi; io sarò il vostro direttore: via darò il tempo, vi avvertirò quando state stonando, quando state cantando troppo forte e, cosa forse più impegnativa di tutte, darò voce a chi non l'ha.
Giulio
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