Reading List

Sunday, March 29, 2020

venti (frattura)

 Il prodursi di una soluzione di continuità in un corpo

un tempo con la mia frattura
sarei andato in ospedale
a farmi chiudere a chiave la confusione
ma solamente per un po'

un tempo la differenza era tutta lì:
tra gli aerei che ho preso
quelli che ho perso 
e quelli che avrei voluto perdere

un tempo rincorrevi gli intervalli
era il soffio di vento nel corridoio
l'entropia degli amori nascenti delle passeggiate di marzo  
infranti da una donna vietati da un governo

un tempo con la mia frattura
sarei andato in ospedale
e poi con mille pesi invisibili 
dritto dalla tua pelle di bambina

quel tempo mi è evaporato in tasca
hanno soffocato il caos con una coperta di lana 
oltre alla cenere cosa è rimasto
un set di amori comodi e decreti del governo

di quel tempo a noi cosa rimane
questa frattura e poco altro
la parola che meglio percorre
i nostri comportamenti desideri sentimenti






Thursday, March 19, 2020

diciannove (nome falso)

dico quel nome
lo consegno ad alberi vento depliant di centri commerciali
lo pronuncio male deliberatamente
storpio consonanti scelgo vocali migliori
(quelle più adatte a me)

la considero reale al 53%
niente di più niente di meno

mi taglio le dita con un foglio di carta
accarezzo questa capitale senza uomini
divento io la città che percorro
è la mia strada
quel non so più che mi rimane

potrei donare quello che non ho
e sentirmi comunque più leggero

costruisco la mia città di persone e abiti corti
e tengo fuori tutti gli impauriti chi ha paura di tagliarsi con un foglio di carta
li allontano li emargino
rido di loro dei loro tremori
pronuncio male i loro vuoti nomi

li considero reali al 53%
niente di più, niente di meno

Friday, March 13, 2020

diciotto (ripetizione)

è iniziato a marzo o forse febbraio non so più di quale anno

la voce di donna nella stanza accanto
non ricorda di aver pianto
e se busso alla sua porta
un letto sfatto una finestra rotta

è la mia brutta malattia
ciò che rassicura gli altri
m'innesta sconforto ed apatia

le abitudini, i proverbi, la tradizione
io respiro un terrore disperato di ogni ripetizione

ma tu, davvero, non senti nulla? Cioè, voglio dire, possibile?

nelle ripetizioni qualcuno ci vede famiglia
pace e appagamento
io coltivo dolore
inazione e spegnimento

vorrei tornare per le strade
ma non oggi
meritiamo tutti un po' di carcere

c'era un tipo che non lo meritava
l'uomo che ero solito essere

è finita il 25 aprile (stacco di telecamera) - canzone alla radio - corsa sul tevere (o forse era quel tejo)

Tuesday, March 10, 2020

diciassette (per i falsi amori, per i falsi amici)

per ubaldo ragona

ho sentito la sua voce
tra le pieghe del quartiere EUR
avevo le tasche troppo piccole
e per non smetter di cercarla
le dilatavo come un sogno ricorrente

adesso è iniziata una nuova era
un eterno preserata di distanze inafferrabili
e primavere altrui
un periodo di intervalli tra due punti
che non ricordo più

ho sentito la sua voce
tra le pieghe del quartiere EUR
aveva un che di isterico
e come dargli torto
poteva esser riso oppure pianto

certo è che le grida lontane dei bambini
adesso mi lasciano atterrito
e mi chiedo se non sia proprio vincent price
quel mio intervallo tra due punti
che non ricordo più

Wednesday, March 4, 2020

sedici (in una canzone di flovry)


c u in class! 
è sia un piacere che un dolore
il pazzo lo diceva
un amore non corrisposto 
è pur sempre amore

e ancora non sapeva
di un impulso intermittente
raccolto ai piedi di un cancello
diventato carcere

un pezzo di legno incide sulla sabbia
la vigilia di un marzo
che non mi contiene più

non spaventa l'invisibile
il pazzo lo diceva
è la geografia la paura la stanchezza 
e altri articoli che non conosco

e ancora non sapeva
di un impulso intermittente
incrinato da sè stesso
l'amore è il colera e il colera è l'amore

dovrei dimenticarlo e non tornare più
in quella città che tanto mi somiglia
a volte la odio altre la amo
non si può dire sia un luogo normale

non si può dire sia un amore normale
è stato uno di quei tavoli nelle carceri
dove rovesci tutto quello che hai organi inclusi
vasi sanguigni mucose ghiandole

tutta la differenza che c'era
il fatto che io sapessi tante regole
che tu ancora dovevi imparare
aver amato ogni movimento

l'ho ritrovato in una canzone di flovry
era un amore profondo come questa città di mare
pieno di panorami rincorse vento sulla faccia
tasche vuote e rimpianti in ogni dove

stamattina a francoforte

come il rumore del traffico  in sottofondo mentre dormi a Bangkok come le luci della mia città che non distinguo all'orizzonte  è in que...