una sedia di legno gigantesca
con una gamba in meno
che si regge in piedi per miracolo
ora che ci passo sotto
mi viene da pensare
a quanto le assomigli
forse per via di quel dolore silenzioso
che indossa scarpe taglienti
parole ancora più affilate
e fa su e giù tra gli organi
quel dolore che tu maledici ignori poi sotterri
e alla fine lo ritrovi all'improvviso
un pomeriggio di ginevra a ferragosto
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