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Wednesday, September 25, 2024

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L'importante è parlare sempre come se tutto dovesse essere trascritto. Così si può avere la sensazione di come non si è liberi. Non si è liberi di parlare come se si fosse sé stessi. 

J.M.G. L.

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Non siete uomini, perché non sapete di vivere in un mondo umano. Imparate a parlare. Provateci anche voi. Anche se non avete niente da dire. Avere la possibilità di parlare. Perché non tentate, visto che ci siete, di sostituire le vostre macchine: su, da destra a sinistra, parlate. Diffondete la buona parola. Vedrete che presto non avrete più bisogno di radio o di televisori. Vi incontrerete com semplicità ad un angolo di strada, come me oggi, e vi racconterete delle storie. 

J.M.G. L.



Friday, September 20, 2024

ritornello

ultimo giorno d'estate

un cielo azzurro senza nuvole

senza sillabe colmo di movimento di sentimento 

e un ritornello che circonda il collo le mani il torace


quanto è bello quando non tutti i luoghi e le persone

sono uguali

avere qualcuno con cui perdersi in un mercato affollato

in un mattino di giugno


sono morto più volte in attesa di un aereo 

o di uno sbuffo di vento 

dopo la primavera l'estate e adesso eccolo

il nostro primo autunno


e il tempo che passa ci tiene vicini

amiamo gli alberi alti le nuvole basse la pioggia leggera

è il nostro primo autunno 

è una musica che riempie ogni spazio 


un ritornello che circonda il collo le mani il torace 

una pausa da me stesso

se mi allontano da me stesso 

se mi dico "torno presto!"

se mi guardo da lontano con i tuoni all'orizzonte

mentre cammino svelto per la strada senza luci

cosa vedo veramente?


a volte mi sembra di saperlo

(specie quando sono con te)

altre volte l'unica patria è la gente che amo 

li ho tutti sparpagliati nel mio petto   


ieri ho incontrato il mio vicino di casa 

uno scapolo con un giaccone sportivo sempre addosso

l'ho salutato come sempre 

sembrava andasse di fretta 

come se avesse qualcosa di molto serio da fare 


poco dopo mentre superavo una pizzeria da asporto

l'ho visto lì dentro con la coda dell'occhio

seduto da solo a consumare la sua pizza 

unico impegno della sua serata romana 


quando ho capito che era lui ho sentito una pressione

una sorta di dolore discreto 

come se il sangue scorrendo 

incontrasse un nuovo ostacolo 

che rallenta tutto il resto 


come se oggi la paura fosse un passo avanti

e niente spazio per le tue mani sulle mie 

Non Deve Accadere, dico alle onde di persone per la strada

non voglio abituarmi a questo 


ma ho la vista offuscata 

i suoni sono ovattati e lontani

non riesco a raggiungerti nemmeno oggi

a volte mi inganno e penso di sentire tra la folla

la tua risata inconfondibile 


 

Monday, September 16, 2024

le rotule

per karen green

alla fine il vento in california non è molto diverso 
da quello di roma sud 
se perdi qualcuno il vuoto è sempre quello 
le tazze nel lavello si riducono 

e seppellisci strati di memorie 
sotto film telegiornali e passeggiate con il cane 

sei molto coraggiosa nel dire quello che dici 
nel farlo come lo fai tu 
nel raccontare che, quando lo hanno tirato giù, 
gli hanno spezzato le rotule

devono fare tanto male questi dettagli
ma, senza i dettagli, ci sarebbe il resto? 

c'è una donna, sai, karen 
potrei dirti moltissimo di lei 
le ragioni fondamentali che mi portano ad amarla 
le sue qualità evidenti la dolcezza la nostra intesa indiscutibile

un linguaggio quotidiano 
che comprende ed espande i nostri sentimenti

eppure a me sembrano più centrali
le piccole espressioni-i sospiri-il tono della voce-il colore dello smalto 
il modo in cui mi guarda mentre mi avvicino a casa sua 
e scuote il capo pian piano 

i modi alternativi alla parola
che lei usa per amare

per questo io racconterò sempre i suoi dettagli 
l'importanza che dà alla sua impronta in questo mondo 
che lei splenda è già evidente al mondo intero
preferisco ricordare quando mi infilò il naso in un occhio

ed io, karen, sento che ti fa male 
se ti racconto ogni tremore 

quindi volevo solo dirti che ti capisco
quel che sembra irrilevante in realtà è un appiglio centrale
i dettagli di quel miscuglio 
che dan senso al nostro giorno 

se li metti insieme uno dopo l'altro 
ecco che compaiono i contorni di un amore 


crepe

ricopio le emozioni di tre continenti

sulle mie pareti interne 

trascrivo i battiti irregolari che imprimi 

sul tessuto vivo dei miei giorni  

da quando ti conosco mi sono ricordato 

di molte cose che non amavo più

erano addormentate lì,

tra i capillari e le sinapsi 

nelle pause tra un pensiero e un altro

fuori dalla fermata Dunakeszi gyártelep


in via dei reti 54

c'erano due letti singoli attaccati malamente

erano goffi e scomodissimi 

(che darei per dormirci questa notte) 

ma lo vedi quanto è grande 

questa serie di vicende 

che da un piccolo divano 

ci ha portato così lontano

e sulle crepe della vita

dipingiamo il nostro grande quadro 






Sunday, September 15, 2024

what if / tavolo di legno

What if I'd never written the letter
I slipped in the sleeve of the record I gave you?
What if I'd stayed on the C train to Lafayette?
What if we'd never met?
What if I'd only just done what you told me and never looked back?
What if I'd only ducked away down the hallway and faded to black?
(https://www.youtube.com/watch?v=NYeX551dfiY) 


una tavola imbandita da mesi 

ci sediamo ogni giorno e non vogliamo smettere

quello che non riusciamo a mangiare lo portiamo via 

lo poggiamo sul tavolo di legno

della casa che avremo

e domani? Domani sarà più buono di oggi! 

e con quello che non posso darti in questi giorni

faccio la stessa cosa, szerelmem

porto tutto via 

nelle mie tasche grandissime 

e quando ti ritrovo le svuoto tutte

sul tavolo di legno dei tuoi genitori

che sorpresa! esclamano le tende i libri i gioielli 

le foglie degli alberi che spiano dalla finestra

i frutti poggiati sul davanzale

non si è mai visto così tanto amore 

su un tavolo di legno  

pic no.1

 


Tuesday, September 10, 2024

la tua scrittura

seduti tremolanti

sulla stessa pagina dello stesso libro

mano nella mano equilibrio precario 

occhi gonfi cuore ipertrofico 

l'amore come profezia che si autoavvera

pare io sia l'unico a comprendere la tua scrittura

il treno che mi portava lontano da te si è fermato

e se ti dico che allora io scompaio

che mi perdo tra le foglie degli alberi

tra le sedute del cinema Muvesz

così nessuno può trovarmi

che mi nascondo senza penna

negli intervalli dei discorsi degli altri

negli sguardi delle altre donne che nemmeno guardo 

vocale divertita in foresta di consonanti estranee

se io ti aspetto lì 

potrebbero cercarmi in molti 

ma io so che tu 

saresti l'unica a trovarmi


Sunday, September 8, 2024

ház

lungo quel viale così breve appare 

la strada per essere felice

scuoti la testa e mi ami allo stesso tempo

avevo sbagliato strada e tu eri come sempre 

stupenda e impaziente

una pianta rampicante che fa solo bene 

ora che li conosco è facile sognarli

quegli occhi azzurrognoli e interminabili

li vedo entrare prima di me in casa 

ricordarmi di salutare la vicina

(ma certo che l'avrei fatto!)

e poi da quella notte 

all'88 di albert street 

accade ogni volta la stessa meraviglia

le mie braccia, le tue mani 

i tuoi capelli e la mia voce 

diventano casa 


stamattina a francoforte

come il rumore del traffico  in sottofondo mentre dormi a Bangkok come le luci della mia città che non distinguo all'orizzonte  è in que...