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Sunday, June 29, 2025

stamattina a francoforte

come il rumore del traffico 

in sottofondo mentre dormi a Bangkok

come le luci della mia città

che non distinguo all'orizzonte 

è in quei frammenti che capisco 

quanto davvero è evaporato il senso 

di questa seconda giovinezza 


come se avessi raccolto 

sacche e sacche del mio sangue 

e le avessi posate qua e là 

negli angoli ciechi in giro per il mondo 

per ogni ritrovarne una 

e volerle dire qualcosa 

come se ancora avessi qualche diritto su di loro 


come se stamattina a Francoforte 

non ci fosse un sole bianco 

che spiana la mia voce e i desideri

come se stamattina a Francoforte 

ogni auto ogni valigia ogni finestra

non mi sembrasse irrimediabilmente solitaria

come se stamattina a Francoforte 

fossi ancora lo stesso uomo che sono stato 

in quella mia seconda remota giovinezza 





Wednesday, June 18, 2025

il verbale

per bobi bazlen e adam pollo


le mie ferite alle gambe alle mani

alle braccia alle cornee

il verbale del mio fallimento

non ha pagine né voce 

è adagiato in un punto nel mio centro 

e lì rimane all'infinito

 

questa storia non sembra nemmeno una estate

non sembra nemmeno un pomeriggio

è un verbale che racconta il pranzo che non faccio

la cena che non ho

parla di un dolore che riduce 

sottrae l'ossigeno serra gli occhi


dall'Iran vedi partire missili ipersonici

così tanti ne esplodono in aria

questa illusione che dura un attimo 

il verbale del mio essere monco

questo eterno desiderare 

che tanto vorrei dimenticare



Monday, June 2, 2025

specchio

non è la fatica, è lo spreco
che mi fa imbestialire

perturbazione


le nostre giornate si riempiono di persone
gente che ci vuole bene, capisci
ammiratori, amici, amanti
frammenti tangibili di qualcosa che, messo insieme,
dà una certa forma ai nostri giorni

è però certo che ci fermiamo di colpo
a fissarci gli occhi allo specchio
sapendo entrambi cosa manca
quella luce invisibile che definisce il contesto
che vive lontana e lo rende consistente

una volta scoperto quel linguaggio
come abituarsi a meno?
rimane solo guardarsi allo specchio
con onestà, senza filtri né paure
solo tu nel tuo riflesso tremolante

due paia di occhi in un corridoio
piccolo e stretto
un cunicolo irritante
che rende un filo meno tragico
questo pallido presente


Tuesday, April 29, 2025

un anno dopo ottawa

 88 Albert street
K1P 5E9 Ottawa
CANADA


la solitudine, la riconosci sempre tardi

neanche immaginavo quanto fossi solo

il giorno prima di incontrarti


chi mai porta nel cuore

una piccola città così lontana

un luogo che abita per dieci giorni

e poi lascia per sempre?

 

sei andato via in autobus da quella piccola città

ma sei rimasto ancora lì

seduto su un piccolo divano


a quella piccola città

il tuo spirito non poteva chiedere di più

non hai niente da dirle se non grazie

è stato il resto del mondo a deluderti


Friday, April 25, 2025

una stanza vuota

nel mio appartamento 

dimentico una luce accesa

rimane in un angolo del corpo 

a illuminare una stanza vuota 

un po' come le frasi che mi hai detto 

svaniscono le parole le giornate di sole

ogni tua espressione 

e' condannata a scomparire 

quel che dico oggi 

domani sarà falso 

o forse lo e' anche oggi 

il disordine nel mio appartamento 

si evolve, scompare e ricompare 

come se anche gli oggetti pensassero

che forse muovendosi fa meno male 

come se anche la polvere intuisse

quanto dolore 

questa primavera lascia 

Tuesday, April 8, 2025

entanglement

 entanglement: la situazione in cui si trovano due cose o due persone che in qualche modo sono rimaste aggrovigliate fra loro, in senso letterale o figurato


prendo un caffè 

poi un altro e un altro ancora

li allineo tutti sul davanzale 

mentre fuori inizia aprile 

li getto nei vasi nelle piante 

un pianto di italiano senza italia 

una parete bianca che mi abbraccia alle quattro del mattino


europa è la mia casa 

fatta di gente che si sfiora e cerca di capirsi

europa è la mia principessa 

che un giorno ride con me e l'altro mi getta via 


potrei fotografare qualsiasi cosa 

ma non chiedermi l'ovest 

ci hanno detto: "vacuità" è una parola negativa 

quarant'anni un mutuo una macchina e un cane

e ancora non lo sai

che tutte le notti si muore 

e ogni mattino si rinasce 


e se il mondo che prima stringe e poi rilascia

mi offrisse un suono pulito che mi lisci le arterie

un prato verde senza frane senza ragni violino 

senza amore

quell'illusione che mi rende peggiore 

quel bel veleno che mi spegne e mi riaccende

Tuesday, April 1, 2025

nel primo minuto di aprile

quanto sottili sono diventate
le mie corde vocali nel presente
una fune di quattro sillabe
che il vento trema e inclina

cinque dita in una mano
e il tempo eccolo colare via
quanto è bello questo sole
che non commenta e solo osserva

quante cose potrebbero dirsi 
ma il mio passato mal sopporta il mio futuro
due adolescenti goffi
che non sanno parlarsi tra loro

per questo rimane giusto un frammento della sera
l'alfabeto il silenzio qualche appunto
e infine irreversibile
la carta l'inchiostro la ruggine

ho sempre amato quel suo colore
elettrico e triste
quel suo volerci dir qualcosa
che non riesce a esprimere

Saturday, March 22, 2025

vicino il policlinico Umberto I

otto miliardi di linguaggi diversi 

ma la regola del mondo è solo una

distrarsi non essere infelici 


tutti questi tentativi 

che ci portano da nessuna parte 

nel nostro laboratorio cinese 


la accompagno a casa con la sua macchina 

perché aveva bevuto troppo

la vedo prendere la mia mano 


c'era dentro un novanta per cento di incoscienza 

ma la parte rimanente 

che tipo di dolore mi ha dato? 


oh chi le comprende queste ferite del linguaggio 

versetti impacciati che come sempre 

non so tradurre o conservare 


Wednesday, March 19, 2025

Verstörung

per thomas bernhard 

frasi interrotte

frasi fatte saltare lungo un tragitto in treno

come ponti esplosi fuori Mostar

il silenzio dopo il fragore

la polvere che si alza

è il mio perturbamento

poggiato in ogni intervallo del mio corpo


riapro gli occhi e sento sulle palpebre

la distanza impronunciabile

la tua testa che si scuote 

questo pulviscolo latente 

che non mi fa più piangere

è il mio perturbamento

esteso senza freni dalla notte al mio risveglio 


riguardo un bergman e dimentico il mio nome

la mia pena i miei traumi

sono eleganti anche senz'abiti

riposano da qualche parte senza riposare

anche se rompo lo specchio è sempre qui

è il mio perturbamento

il motivo ricorrente di ogni mia giornata

Saturday, March 15, 2025

Komorebi

Ieri ti ho sentito parlarmi 

proprio dietro la nuca 

c'era quella risata goffa quel sospiro quell'attrazione 

c'erano tutti i tuoi acronimi 

e il sangue scorreva più fluido nei miei vasi 

in un mondo bellissimo 

non hai più paura non hai più rimorso 

non abbiamo telefoni non abbiamo aerei

nessuno ci insegue nessuno ci separa

esercitiamo il diritto di conoscerci davvero 

e ci sediamo su un panchina 

a farci toccare dal sole 

stamattina a francoforte

come il rumore del traffico  in sottofondo mentre dormi a Bangkok come le luci della mia città che non distinguo all'orizzonte  è in que...