non è la fatica, è
lo spreco
che mi fa imbestialire
perturbazione
le nostre giornate si riempiono di persone
gente che ci vuole bene, capisci
ammiratori, amici, amanti
frammenti tangibili di qualcosa che, messo insieme,
dà una certa forma ai nostri giorni
è però certo che ci fermiamo di colpo
a fissarci gli occhi allo specchio
sapendo entrambi cosa manca
quella luce invisibile che definisce il contesto
che vive lontana e lo rende consistente
una volta scoperto quel linguaggio
come abituarsi a meno?
rimane solo guardarsi allo specchio
con onestà, senza filtri né paure
solo tu nel tuo riflesso tremolante
due paia di occhi in un corridoio
piccolo e stretto
un cunicolo irritante
che rende un filo meno tragico
questo pallido presente
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