per bobi bazlen e adam pollo
le mie ferite alle gambe alle mani
alle braccia alle cornee
il verbale del mio fallimento
non ha pagine né voce
è adagiato in un punto nel mio centro
e lì rimane all'infinito
questa storia non sembra nemmeno una estate
non sembra nemmeno un pomeriggio
è un verbale che racconta il pranzo che non faccio
la cena che non ho
parla di un dolore che riduce
sottrae l'ossigeno serra gli occhi
dall'Iran vedi partire missili ipersonici
così tanti ne esplodono in aria
questa illusione che dura un attimo
il verbale del mio essere monco
questo eterno desiderare
che tanto vorrei dimenticare
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