primo sabato d’estate
la malinconia delle lenzuola appese
ad asciugare al vento
potenza delle forze invisibili
dell’amore finito
di quello appena nato
per dare forza a certe parole
le scrivi in stampatello
sento il tuo tono di voce cambiare
mentre leggo quelle lettere più alte
solidi palazzi nella foresta
"grazie per essere la mia CASA", ad esempio
hai guardato l’obiettivo per un istante
non c’era il mare non c’erano gli altri non c’era un altrove
era un momento che credevo invisibile
eppure è nell’aria nelle nostre arterie
in una polaroid nella mia tasca
e se la guardo mi ricompongo
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