le tue mani rotte e generose
il mio intestino da cui parte ogni emozione
non è colpa di nessuno se questo bel sole mi riporta
soltanto a sentieri di dolore
ed io sono l'insetto incastrato in quel nessuno
lascia che mi perda
lungo le pieghe del mio colon
non venire a cercarmi non rompere il silenzio
la mia vita è come quella di tutti gli altri
un segreto gigantesco
che non vogliamo raccontarci
si intreccia per chilometri
ed io non ho più le parole
per dargli consistenza
ma se non insisto con questi pietosi tentativi
piano piano la mia vita si deteriora
si sgrana stempera e scolora
e se svanisce del tutto
poi a me cosa succede?
non lo so, mi spaventa la risposta
e se poi come muschio
l'amore ci torna a crescer tra le tasche?
non mi avventuro in previsioni
vorrei darti la solita chiave di lettura incoraggiante
ma mi sento ancora incastrato in quel nessuno
rivedo il mio tempo, le principali regole che lo guidano
e, caro donnie che ancora perseguiti i miei giorni,
non posso farci niente
continuo a trovarle orribili
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