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Sunday, March 18, 2018

un gioco

l'abbiamo fatto l'altra notte
urlo nome di donna per le strade
fradicio d'acqua e impazienza
chiedo di lei a passanti alberi palazzi

si trattava solo di unire
una persona A con una persona B
si potevano usare i miei polmoni
e niente telefoni o corde invisibili

poi all'alba o poco prima
l'ho vista tornare da me
ha fermato l'inverno con le mani
e piazza oberdan era una cornice dorata

quando le ho chiesto
perché ci accade sempre questo
lei ha detto solamente
perché siamo noi

il giorno dopo
tra le lenzuola riposano docili
miliardi di suoi minimi frammenti
che tenace inseguo ancora oggi

nel comodino più lontano
c'è ancora il suo bicchiere d'acqua
appare così stasera
irraggiungibile e bello

Thursday, March 15, 2018

le tue vocali e consonanti

a un certo punto della corsa
avevamo già perso qualcosa.
Lo abbiamo smarrito tra i lunedì dei morti e gli archi medievali.
è stato come se avessimo perso il grip.
Ho un fratello poggiato nella terra
ma non ricordo il suo volto.
Non so come avrebbe affrontato il problema A
o come avrebbe festeggiato la promozione B.
Non conosco nessuno meno di lui
eppure porto il suo nome
con l'imbarazzo del ladro
e ogni sera mi perdo con lui
tra i venerdì dei morti e gli archi medievali.
Questo sole di pomeriggio tardi
ci rallegra un attimo
poi ritornano le tue vocali e consonanti
invisibili e pesantissime
e le tasche si svuotano
la direzione si perde


Saturday, March 10, 2018

occhi

Quella mattina non riuscivo ad aprirli
come se tu ci fossi seduta sopra
ma ero solo come un tunnel
avevo paura di alzarmi dal letto
e il corridoio era il mio ponte oscillante
non capivo cosa ci fosse di così pericoloso
tra le mie acque piatte

è arrivata la sera
ho vissuto con immotivata rabbia e frustrazione
e pianto per motivi che non capivo
mi sono tornate in mente le tue lettere cubitali
la panchina di un gargano verde stinto
la foto di donna che ti mostravo
ho sentito infrangersi tutte le mie porte

e sono di nuovo lì
nella stessa mattina di quattro anni prima
non riesco ad aprire gli occhi
come se tu ci fossi seduta sopra
ma sono solo come un tunnel
ho paura di alzarmi dal letto
e il corridoio è il mio ponte che oscilla

stamattina a francoforte

come il rumore del traffico  in sottofondo mentre dormi a Bangkok come le luci della mia città che non distinguo all'orizzonte  è in que...