per Domenico Pacilli
Buio, melatonina e crepe nei soffitti
tre semplici sinonimi di questo mese trasandato,
poco chiaro
e direi contorto.
Sì, direi anche contorto.
L’Emilia, poi, è una ragazza difficile.
Ha un carico di sguardi tristi che mi illudo di sopportare.
Mio fratello intanto si addormenta
con erbe che io devo ancora sperimentare.
Fisso il soffitto della sua casa bunker
mentre lenta la Pianura mi corrode dentro
piatta, levigata, sterile,
un romanzo francese dove non succede mai niente.
Siedo in soggiorno, senza sapere cosa fare.
Mi vieni in mente tu che stai per diventare padre.
Mi viene in mente una sera a Roma
quando hai mangiato così tanto che stavi per svenire sul sessanta notturno
hai detto “ho visto tutto bianco”.
e poi altre frasi sagge che non ricordo.
Proprio adesso inizia ad albeggiare
la luce accende il calendario della casa del mio magnifico amico erbivoro
febbraio è scomparso
mio fratello si è svegliato
tu sei diventato padre
ed io
io presto dirò a tuo figlio
stringi forte il tuo magnifico tempismo
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