Maria solitaria chiude la finestra
per non far entrare il silenzio
discreta guarda la piazza deserta
quante stelle han cercato di incendiarla,
arrivano sempre tardi
causa assenza di adeguati mezzi pubblici.
Maria solitaria chiude la finestra
la DIGOS stanca si trascina verso il palazzo comunale
l’amministrazione per guadagnare tempo ha assassinato l’illuminazione
ma non sanno loro
quanta oscurità abbiamo masticato
al buio ormai vediamo tutto meglio.
Maria solitaria chiude la finestra
per non far rientrare il silenzio
seduta sul pavimento della grande casa sfitta
cercando qualcosa da opporre
a questa lenta emorragia di suoni.
Cosa è rimasto?
Qualche tonnellata di pietre antiche
spiagge nascoste
decine di prodotti tipici locali.
Maria solitaria si alza pensosa
per andare sotto le coperte che sono il suo bunker
da uno spiraglio fissa il soffitto colmo di crepe
e ritornano in mente le rumorose folle della sua infanzia,
ad ognuna assegna un nome
un nome di una persona andata via
e si ricorda