Li vedo più simili a me
di questa indistinta massa umida
patria di granchi bottiglie e migranti etiopi.
E’ un periodo che dentro sono secco.
Appuntito.
Argilloso.
Roma è fallita
ma milioni di persone ancora ci vagano dentro
lucidi pesci rossi schiavi di trenini e targhe alterne
ed io lo amo questo muoversi senza motivo,
questo patetico zoo di semafori e chiese
ogni volta che lo lascio mi si offusca la vista
tra un po’ non ci vedrò più, mia stella,
poco importa
conosco a memoria quelle strade
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