Le foreste nere come i kenioti.
Le generazioni di ragazzi in caserma a non fare niente.
Le magnifiche spiagge con il divieto di balneazione.
Le pietre cadenti sulle suddette spiagge.
I temporali.
Gli ombrelloni sradicati dai temporali che corrono paralleli alla linea del mare.
La tua sparizione.
La tua sparizione che corre nella direzione opposta agli ombrelloni ed io non so chi inseguire.
La malinconia di tale bivio.
Il conseguente desiderio di imparare la chitarra.
L’avere di fronte Podgorica e Dubrovnik.
La fine di una stagione e l’inizio di un’altra.
La notte a fare da intermezzo, sul Gargano come nel resto del mondo.
La notte, che mi fa pensare alle case di riposo, dove i vecchi sono le stelle morte che vediamo dalle spiagge.
La notte.
La nott.E
La not.Te
La no.Tte
La n.Otte
La .Notte
La sua opprimente privacy.
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