la malattia che ci circonda
io l’ho accolta e masticata
a momenti mi portava via
la mia cicatrice sui polmoni
il coraggio di tornare indietro
tu non l’hai mai avuto
un’automobile che sa solo andar’avanti
e si costringe
a pianti notturni e giri assurdi
per l’ultima volta
per l’ultima volta
per l’ultima volta
l’intero mondo sembra assomigliarti
con le tue ansie e crisi isteriche
il panorama più ridicolo che c’è
tra le pagine del mio romanzo francese
una foto senza cornice
che si disperde nel pacifico
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