Reading List

Sunday, June 30, 2019

senza motivo

mi chiedi che succede
succede che dai tutto quello che hai
riponi il tuo cuore
quel tuo grosso cuore liscio
che martella senza motivo
su questo asfalto logoro
e tra le pieghe delle mani
ci lasci sopra tutto come una roulette
scommetti TUTTO SEMPRE
le uniche due parole che conosci

intanto che succede
succede che ti chiamano poeta
perchè è più comodo
non possono chiamarti stupido illuso patetico imprudente ragazzino
che scommette tutto e tutto perde
vorrebbero dirtelo, credimi
sarebbero le persone più felici del mondo se potessero
ma non possono
la loro carità cristiana non glielo permette

e allora che succede
ti chiamano poeta
la p è sempre minuscola
te ne accorgi dal tono della voce
non sono interessati a NULLA
di quello che puoi dire
hanno così paura di perdere qualcosa
che non hanno NULLA

quindi stasera che succede
mi chiedi ancora
lasciami in silenzio
nel mio scompiglio di sudore
mentre incollo tutti i pezzi
e che nessuno oggi si azzardi
a usar quella parola

Friday, June 28, 2019

il tremore di angela merkel

una strana, incompleta notte
il tremore di roma
ha rimescolato cento stelle
ma chi se le ricorda
hai preso il mio universo
e l'hai rivoltato come un guanto
che ancora tu non sai
se hai il coraggio di indossare
forse è ancora presto
forse sto buttando
il tremore più prezioso che conosca

una strana, incompleta notte
il tremore di angela merkel
nel suo vestito bianco
che ha preso i nostri continenti
e li ha rivoltati come un guanto
un ragazzo le porta un bicchier d'acqua
ma tra capi di stato e premier esteri
il tremore di angela merkel non si arresta
fa un giro ampio e torna indietro
il portavoce si affretta a dire tutto va bene
le hanno solo preso l'universo

prima mi chiedevo
cosa può essere più malinconico
di una teoria che non verifichi
poi ho incontrato
il tremore di angela merkel
nel suo vestito bianco
e in questa strana, incompleta notte
mi rivedo vicino a lei
due vittime di eventi e sentimenti
e scrivo a penna sul suo vestito bianco
ci hanno rivoltato come un guanto

Wednesday, June 26, 2019

cratere (più di Vincent Price)

 per SP 
e il numero 18

i fotogrammi dell'incontro
ogni singola battuta
movimento della testa intonazione della voce
li penso e li rigusto
sono la mia miscela di caffè
le fibre tese
gli incisivi le lentiggini
le braccia piccole e forti
gli occhi più grandi e vivi della terra
- più di quelli di vincent price -
due asteroidi che han scavato
un cratere dentro me
due pozze immense in cui affogo
nel mio giugno incerto e malinconico
un giorno risalgo un altro affondo
volevo solo qualcosa di autentico e profondo
e adesso che ce l'ho
rimango a galla senza voce e senza dita
mentre ripenso con testa mani e braccia
alla mia miscela di caffè

Thursday, June 20, 2019

guscio


quando la sera torno a casa
vedo la vita allontanarsi
se provo a prenderla
non ci arrivo e mi accartoccio
una lumaca in agonia
fai che questa sera finisca presto 
ma non darmi nemmeno
le mattine presto
lasciami gli altri intervalli di tempo
così rientro a casa 
mani in tasca
finalmente la porta si chiude
il guscio si rompe


paglia

ho piantato un fiore
in un grande vaso pieno di terra e argilla
ho riordinato ogni singolo cassetto
dei miei armadi a cento ante
ho fatto i conti
di ricevute e buste della spesa
tutte queste occupazioni inutili
a cosa servono oggi pomeriggio
la paglia non sa bruciare così a lungo
basterebbe bussare alla tua porta
per sciogliere ogni paura
come in quella pedalata a fine aprile
e dirti quello che già sai
e invece pianto un fiore
riordino un cassetto
faccio i conti
tutte queste occupazioni inutili
a cosa servono oggi pomeriggio
non lo so ragazza mia
ti dico credimi
è l'unica cosa che non so

Monday, June 17, 2019

6

mi alzo e ho ancora tenco nelle vene, forsenonsaràdomanimaunbelgiornocambierà, Michel era bello incazzato ma non fa niente, per quel paio di occhi avrei pagato di tasca mia, è stato come andare al cinema e vedere il film della tua vita per la prima volta, e in ogni caso ritrovarli a roma sarà complesso,  adesso poi il caldo consuma l'asfalto e tutti sembrano urlare meno, il caldo ti sfianca e regala silenzio a tutta roma, roma che quando la guardi dall'alto riesci a riconoscere tutto, potrei dirti dove abito in un attimo, riuscirei anche a immaginare la tua camicia rossa con la fantasia di piume e il tuo ritmo sostenuto e il mascara leggermente sciolto perché hai pianto un minuto prima, potrei immaginare tutto, forse ho sempre immaginato troppo, forse mi sono avvicinato troppo ma forse no basta cazzate non è vero mi sono avvicinato il giusto mi sono avvicinato tanto quanto entrambi abbiamo voluto, enonvedertisemprecosìdolceaccettaredametuttoquellochevieneee ,  
ti prego luigi esci un attimo dalla mia testa mi fai male come una carezza di lamiere e vetri rotti, mi fai male ma ti amo, mi stacchi la pelle a ogni passo ma dio solo sa quanto ti amo, e adesso devo ricominciare a mandare curricula ma mi ritorna in mente quella mattina quando non ti ho portato al laghetto e mi hai detto che era come in una favola e mi sono chiesto mille volte perché non l'hai fatto ma non c'è risposta, quando eri con lei eri così sorpreso e felice di esserci che a volte dimenticavi la scenografia dietro, era come stare in un mondo a due dimensioni, la terza era inutile, ma insomma è andata così, niente laghetto, e lavoro ad un progetto tra i commenti di youtube e questa ragazza non lo sa ma tanto tempo fa ho indetto un concorso per migliaia di sconosciuti, non sa che in questi giorni stanno leggendo un quesito su di lei e che ad oggi ho anche un vincitore, si chiama A.M. e amo cosa mi ha detto, e mentre penso a lui e al suo messaggio però sempre forte ritorna tenco e mi abbraccia con le stesse parole di sempre e chiudo gli occhi e svolazzo di nuovo sopra roma mentre dico a polmoni pieni

non so dirti come e quando, ma un bel giorno cambierà 

continua/e

una lunga striscia d'asfalto
si perde all'orizzonte ed io la percorro
scalzo e senza sicurezza
il sole
come il silenzio
consuma la mia pelle
ma non c'è alternativa all'avanzare
questo lo so io
e da qualche parte
lo sai bene pure tu
ricordo ogni cosa che mi hai detto
forse mi sto sbagliando
e alla fine della strada
non c'è nemmeno il mare
ma tutte le parole i viaggi i movimenti degli occhi
e la maniera che tu avevi
di respirarmi addosso
mi dicono severi
risparmia il fiato e continua a camminare

-----------

uma longa faixa de asfalto
està perdida no horizonte e eu vou com ela
descalço e sem segurança
o sol
como o silêncio
consome minha pele
mas não há alternativa para caminhar
eu sei disso
e em algum lugar
você também sabe disso
Eu lembro de tudo que você me disse
talvez eu esteja errado
e no final da estrada
 

não há nem mesmo o mar
mas todas as palavras as viagens os movimentos dos olhos
e a maneira que você teve
que respirar em mim
eles dizem estritos
poupe seu fôlego e continue caminhando
 
 
 
 

Saturday, June 15, 2019

un buon inverno

lo sentivo l'altro giorno
tra i volti dei lisboeti tagliati con l'accetta
era un buon inverno
ma è volato via
come fanno i genitori e i nonni
solo più rapido
magari torna magari no
io ci credo sempre
ora capisco le mie rughe sulla faccia
magari torna magari no
per il momento mi ha lasciato
cento impronte
e questo caldo insopportabile

infatti


cercano di venderti qualsiasi cosa
ti promettono senza dire una parola
l'amore la ricchezza le automobili
Il sole che si poggia sull oceano
ti promettono il futuro
ma chi l ha mai visto arrivare il futuro?
nessuno.
nessuno.
nessuno.
E intanto mentre aspetti
muori un po' nelle toilette degli aeroporti

te lo ricordi quando eri bambino
e mantenevi ogni promessa che facevi
adesso hai imparato gli alibi
e le proposizioni subordinate
e i periodi ipotetici
e la prudenza
- la peggiore di tutte -
la prudenza che paralizza e uccide tutto
invisibile e letale come il sarin.
E intanto mentre pensi 
muori un po' nelle toilette degli aeroporti

te lo ricordi quanto era bello
da bambini non sapere la prudenza
le polizze assicurative erano lontane 
ma poi ci hanno raggiunto come tutti
ed io cerco di scappare
e rimango nudo ed infuocato e urlante
cado in una piscina piena di profumi e borse da donna e lucidi cataloghi
la prudenza il futuro le assicurazioni 
non mi possono salvare
e infatti affogo

Wednesday, June 12, 2019

jardim do torel


mai vista una nuvola a lisbona
il vento spazza sempre via
ogni angolo di cielo
una ragazza insegue un foglio di carta per la strada
inciampa e cade e si rialza
ma non smette di rincorrere
mi sento profondamente umano
ho le tasche piene
di illusioni e ammaccature
sono loro a rendermi migliore
adesso più di prima
forse sono troppo a ovest
per dire qualsiasi cosa
ma a me piace il vento
perché mi ricorda l'amore
non lo puoi vedere
ma lo senti tra i capelli
e se ti liberi le tasche
prendi il volo e vai lontano

Tuesday, June 11, 2019

rua dos bacalhoeiros 10


un palazzo antico e un albero piantato 
in fondo a questo ulivo
le ceneri di saramago
tutto attorno a questo ulivo
ho il mondo ai piedi se tu ridi

la nostra camera nel mondo
trabocca di un'enorme confusione
esistere è così
imprevedibile e fiabesco
che ancor spaventa e poi confonde

se non opponi resistenza a tutto il tuo disagio
lui poi cambierà
si esaurirà come le candele
rimarremo solo noi
e tutta quella frutta essiccata

una vita senza amore
dicono si possa fare
ma cosa è in realtà
un surrogato di qualcosa
un libro di saramago con le virgolette

ho visto decine di donne
con la tua pettinatura
le trovo patetiche ed estranee
a tratti sembrano di un altro universo
più insensato e sciatto








Saturday, June 8, 2019

1000 - 18038


è un insieme di mare e pietre bianche
una città che innamora e non è semplice
come le migliori love story
ha curve salite e ampie discese
come i migliori romanzi
se una città non è sofferta
non è nemmeno bella
come le migliori love story
a un certo punto Il fiume diventa mare
e viceversa
non ti accorgi mai del momento esatto
però accade
In questa città vorrei camminare piano
insieme a te e a nessun altro
fare programmi da stravolgere
restare in mezzo al vento senza dire niente
perché non c'è più nulla da dire e da pensare
e anche se adesso non ti vedo
e anche se sei in autostrada o al teatro ariston
nella maniera che più conta
che sia quella di tenco o di José de sousa saramago
siamo nella stessa città di mare e pietre bianche

Tuesday, June 4, 2019

edith piaf

Cosa rende una vita
degna di essere vissuta
farla ridere
posarle un fiore tra i capelli
dirle che andrà tutto bene
e darle ogni giorno un tuo frammento
sicuramente tutto questo
ma ciò che più rende una vita
degna e mai sprecata
è sconfiggere ogni giorno
l'ansia e la paura
se riesci a non farti dominare
forse qualche volta ancora sbaglierai
ma avrai scolpito con pazienza
l'unica vita degna
di essere vissuta

    Monday, June 3, 2019

    pietre d'inciampo

    confonde
    cosa è reale e cosa non lo è
    credevo di saperlo
    addolora
    cosa è dolore e cosa non lo è
    credevo di capirlo
    questa città ha sofferto troppo
    te lo dice ogni palazzo
    e i sampietrini dorati
    senza amore sarebbe già morta
    dicono che chi viva in una città
    finisca per somigliarci
    a me sembra di aver perso
    lineamenti e nei sul volto
    il color oro si è già stinto
    e se non chiudo le finestre
    mi frantumo anche le dita

    Saturday, June 1, 2019

    senza nome


    a cosa serve la poesia
    a non far rumore mentre pensi
    a ricostruire i pomeriggi
    i miei anni zero le mie spiagge le tue ansie i ponti tagliati come nelle guerre
    a costruire una macchina del tempo
    e parcheggiarla
    nei giorni lontani in cui ho amato
    ad offendermi con me stesso
    per le storie che dimentico
    e per quelle che ricordo ancora
    a ricordare che esternare è vivere
    a dimenticare...
    No
    non serve a dimenticare

    stamattina a francoforte

    come il rumore del traffico  in sottofondo mentre dormi a Bangkok come le luci della mia città che non distinguo all'orizzonte  è in que...