sembravi un signore con pesi invisibili sulla schiena
una volta questa città era uno sterminato impero
adesso guarda a terra per non inciampare
la porta si apre prima piano
poi tutto d'un colpo
come gli anziani quando si ammalano
dalla finestra che affaccia sulla strada
ci sono strani ciottoli e uomini che avanzano a testa bassa
senti chiamare il tuo nome
ma è un errore
un impulso elettrico che non esiste
il migliore amico dell'infanzia
andato via come maiorana
come fanno queste pareti a contenerti
sei un polpo in una gigantesca bottiglia
scivoli lungo i vicoli
ti aggrappi alle narrazioni
la gente che rivedi dopo anni
non sa più chi sei
ma ricorda tutti i tuoi racconti
alcuni dei tuoi libri
hanno le pagine ingiallite
è una sensazione che ti spiazza
sei vivo e fuori luogo come sempre
SEMPRE, questa parola inutile che non esiste e mai decifri
se ci provi ti confondi tra la folla
e pensi a che colore avranno le pareti del tuo corpo