Reading List

Monday, July 30, 2018

Fiume


Vorresti urlarlo a tutto il Tevere
luglio è stato un precipitare /
hai gli ingranaggi inceppati /
da qualche tempo
sei la somma delle tue crepe /
il panorama è un costante intralcio
e la musica di una volta
non riesci più a proporla /
dici a te : mi arrenderò
a cinismo e scoramento /
il tuo petto si allunga e si accorcia
e la notte è il doppio dei tuoi giorni /

Eppure settembre sta per arrivare /
è stato inventato per ricominciare /
sei un fiume prosciugato
ma hai un concerto di alleati intorno /
una goccia alla volta
chiuderanno le tue crepe /
e un giorno saprai ritornare come Jordan
i tuoi argini fioriscono di nuova bellezza e animali strani
mi insegni a ballare il liscio /
ed io ti chiedo se ricordi ancora
quel periodo lungo e ignoto
come le sirene delle ambulanze /

Friday, July 27, 2018

Mattina presto / Suicidio


Sei uscito dalla grotta
è passato molto tempo dall'ultima volta
ti illudi sia cambiato lo scenario
sottovaluti le estranee
ne hai conosciute di magnifiche
prima che diventassero un bel nome
e lacerassero il tuo cuore
Sei rimasto sempre uguale
i poeti si uccidono ogni giorno
aprono porte sguarniscono organi
alle loro parole 
segue un letale umido silenzio
e ritornano a pensare alla tua grotta 
e a queste piazze incomplete e tristi


Thursday, July 12, 2018

zampe

Un tempo conoscevo tutte le tue note.
Quando il temporale si esaurisce
si attarda l’odore dell’acqua nell’aria.
Cosa è un amore finito
lo impari dopo anni di piogge e nevicate.
Ero fradicio di te
e non volevo progettare nulla
se mi prestavi i tuoi fiammiferi

Adesso ho dimenticato tutte le tue note
e il dolore l’ho sepolto con chilometri e parole.
Ma quando il temporale si esaurisce
dietro i muri l’amore rifiorisce
gli insetti tornano a passeggiare
sulle mie vertebre crepate
hanno zampe appuntite, passo incerto
e il giacchetto verde che indossavi sempre

Friday, July 6, 2018

Specchio

È stato sul finire di giugno
hai buttato via maschere dentiere protesi e vecchie donne
più che pensare ai panorami di ieri
hai rincorso quelli in fondo al ponte
riconosci il mendicante di quartiere
e ti senti a casa
Casa
questa parola infinita e senza tempo
può essere un libro un palazzo tuo padre
o Alessandro che si addormenta
è stato parlare con una sconosciuta
che conosce i tuoi linguaggi
e decifra i tuoi lamenti
e ti senti a casa
Casa
questa parola infinita e senza luogo
ti è rimasta solo quella
sul finire di questo giugno
che si arrampica su luglio
ma dimentichi decine di libri parole panorami
e quell'abbagliante specchio nell'ingresso



stamattina a francoforte

come il rumore del traffico  in sottofondo mentre dormi a Bangkok come le luci della mia città che non distinguo all'orizzonte  è in que...