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Friday, February 21, 2020

quindici (ogni mattino alle sette)

per andrea gambacorta e patrick modiano


"non sono nulla. soltanto una sagoma chiara, quella sera, seduta all'esterno di un caffè"
un sogno ricorrente
come un romanzo di patrick
una corsa in boschi di fantasmi e labbra tremolanti
una donna lungo una strada francese ti saluta con un bacio per l’ultima volta

prima ogni strada portava a roma
adesso ogni strada parte da roma
i miei amici sparpagliati
tessere di un domino rotto
che restano tutte in piedi
perplesse e distanti

almeno nick cave viene a roma l’undici giugno
però poi ritorna
quel sogno ricorrente quel romanzo di modiano
una corsa nei tram a cercare la tua auto grigio metallizzato
l'adesivo giallo dei traghetti
la scatola di detergenti nel retro

lo so, fa rider tutto il mondo (tranne me)
ma ogni mattina alle sette
ricordo ancora te
e quell’ultima estate degli anni dieci
un sogno ricorrente
come un romanzo di patrick

Thursday, February 13, 2020

quattordici (let's save Tony Orlando's house)

non puoi rimproverarlo a nessuno
dritto contro quel muro
ci sei andato tu da solo
un ayrton senza casco
ma con gli stessi occhi

i migliori amici sono evaporati
solo le orme intorno
come frasi d'amore di donne immature
non torneranno più.
Mai più. Smetti di pensarci

ho comprato una nuova maschera
senza fessure per occhi né per bocca
è semplice e bello isolare la tua vita passata
se la indosso si comporta bene
non pronuncia mai parole d'amore finto

e lascia che tranquillo mi avvicini al muro

Tuesday, February 11, 2020

tredici (ridicolo)

per consta

fuori dalla strada di casa mia 
Un uomo tenta di truffare un altro.
Due signore litigano per un tamponamento.
e i platani crescono un milllimetro al giorno.
Lo faranno per sempre, che a te piaccia o no.
Da questo balcone per avere un senso
io dovrei fumare o tenerti stretta
ma, per ragioni diverse, non faccio nè l'una nè l'altra cosa.
Sono Vincent Price in quella scena davanti la tv
circondato da mostri
che non sa se ride o sta piangendo.

ogni singola volta in cui ho pianto
è stato per amore.
Se asporto l'amore la vita è una striscia d'asfalto la prima domenica d'agosto
poggio l'orecchio e la sento
la differenza tra la vita che fingiamo di fare
e quella che facciamo veramente
così tragica da far ridere.
quella parola decisiva, quella che descrive tutto
è ridicolo
guarda bene, sali sul platano se serve, decifra attentamente questo flusso di vita
a te non sembra ridicolo?

Sunday, February 9, 2020

dodici (città)

le città che ci hanno ospitato
gli oggetti che ci hanno contenuto
gli isolotti le ruote panoramiche i cinema
gli alberghi da due soldi
-e quelli da tre-
quando il no era la regola del mondo
lei mi ha detto sì
nulla è più importante e meno casuale
delle parole che scegli
sono le mie mani i miei piedi le mie labbra

la mia città è una panchina e un panorama
le parole che per troppo amore non ho detto
la capitale di mille altre province
quando il no era la regola del mondo
lei mi ha detto sì
nulla è più importante e meno casuale
delle parole che scegli
è così che le ricordo tutte
le parole che mi hanno ospitato
sono le mie mani i miei piedi le mie labbra

Friday, February 7, 2020

undici (eccesso di vento)

un valore n di amori finiti e rincorse fallite
è sempre il vento a completare l’opera
come se davvero fosse lui a strapparci
l’uno dalle braccia dell’altra

è stato davvero lui?
no. naturalmente no.

prima non arrancavo, anzi
rincorrevo sempre l’aria
avevo gli orari dei treni sotto le unghie
adesso la proiezione è annullata per eccesso di vento

eppure guarda questo film che non è nemmeno cominciato
quanto disordine ha creato

stamattina a francoforte

come il rumore del traffico  in sottofondo mentre dormi a Bangkok come le luci della mia città che non distinguo all'orizzonte  è in que...