fuori dalla porta di casa tua
sentivo i corvi neri come le soffitte
e nel palazzo centinaia di uomini donne e cani ubriachi
tutti vacui forforosi contenitori di problemi
che avrei dovuto evitare di più
tutti tipici elementi della mia tavola periodica
che tanto Roma non si dimentica con un viaggio
credevo quest’isola fosse spopolata
non calcolavo qualche corvo
e i soliti milioni di fantasmi