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Monday, September 24, 2018

pagina

come tace senza amore
la mia cicatrice sulla retina
hai allontanato vista e udito
e risplendi forte addosso a chi a cosa
la mia processione senza croce

come mi fuma l'anima
la tua nuova forma espressiva
è il non esistere
e attraversi piano questa stanza
la mia illuminazione senza fuoco

come brucia il mio reale
il linguaggio è diventato microscopico
i caratteri li ricordo erano giganteschi
e il centro del tuo mondo non sono più io
un malinteso osceno e timido

come mi fuma l'anima
i miei occhi non ti servono più
hai finito il giro cerco impronte trovo ali di cartapesta
ma le finestre sono chiuse sei arrivata tardi
pagina bianca prima di sporcarsi

Monday, September 10, 2018

sacco

una storia che inizia un giorno e finisce un altro
sono cambiate musica, scenografia e congiuntura economica
se ne son schiantate di scorie
contro la nostra barriera ematoencefalica
ma qualcosa delle tue vite precedenti
senza motivo ritorna a parlare

2015

i farmaci
la madre li conosce tutti
tranne quello che impedisce
le eterne partenze del secondo figlio
e allora prepara un sacco magico
per curare i suoi acciacchi e insicurezze
sigilla tutto e guarda il soffitto
poteva essere più semplice forse
ma ogni rincorsa è diversa e senza tempo
e lei ha cento mani e cento gambe

2018

il figlio apre un armadio e ritrova le medicine
una scritta a penna su ogni blister
"antibiotico" - "mal di testa" - "febbre"
a orientarlo in quel bosco microscopico
fino a quando non legge
feldene fast - compresse sublinguali
e tra una compressa e l'altra
stretta e incerta come sua madre il primo giorno di università
la parola DOLORE
più dolce di una crostata di lamponi

Sunday, September 2, 2018

piano


ho circondato i miei isolati
uno squalo intorno a questa zattera

prendo un cane nuovo per l inverno
o rinnovo la tessera per i trasporti

ora che serve essere lucidi
piango e rido sulle scale di quartieri ignoti

non posso immaginare di non immaginare
se me lo chiedi sei già lontana e senza luce

ma tu non lo chiedi mai
navighi i perimetri delle autostrade

una lumaca inesorabile
che arriva dove vuole

io vivo di lampi e strappi
e sogno un pezzo della tua lentezza

se apro tutte le mie stanze 
trovo ancora qualche angolo pulito

se allungo ogni mio passo
posso bussare piano alla tua porta 

stamattina a francoforte

come il rumore del traffico  in sottofondo mentre dormi a Bangkok come le luci della mia città che non distinguo all'orizzonte  è in que...