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Thursday, February 22, 2018

// le lunghe serate garganiche / // /// / ////

Potrei dire che ho dimenticato
le lunghe serate garganiche///
cani morti terremoti venti senza fine/
//
e tutti i momenti in cui ho ignorato Lello
/
Ho cercato di tenermi occupato
con aerei treni donne e prati verdi
volevo essere una porta spalancata
////////////////////////////////
per dimenticare Lello
///////////
Potrei dire che negli anni mi sono distratto
ho pensato alle tue mani grandi e sporche
madri di carezze e oggetti d'arte
            /
avrei potuto abbracciare i Balcani con due lacrime e una radiosveglia
                               //////////////                   /////////////////////////////////////////////////
Ma la sera ritornava il mio paese e i suoi vuoti / / /
i tramonti freddi
le case abbandonate del centro
///
e/
da /ogni finestra
gli occhi di /Lello/
/
/
/                                       /// / // //////////////   / / / / / / /  / / / / / // / /
/
/
///inc/om/p/le/t/i / e / tri/sti




* legenda:

" / " sta per : foresta senza luce, roccia a picco sul mare, vento dai balcani, saracinesca che vibra, cassonetto che corre, vetro rotto, chiesa deserta lunedì pomeriggio, forno, scala mobile del cimitero, bastone per anziani. (in fase di aggiornamento)

Friday, February 16, 2018

cosa pensavi tu della mia poesia

non ci posso credere.
credi davvero che questa sia poesia?
e perchè lo sarebbe,
perchè ogni tanto mandi a capo un paio di frasi?
lo sai che quasi tutti ridono di te
e delle tue inutili nenie?
eppure, tu continui.

ti piace guardare lo specchio
forse un idiota parlerebbe d'introspezione
ma tu hai solo paura di guardare fuori.
Potresti andare, che so, a donare il sangue
ma sosti inutile alla finestra come dio la domenica
e tutto quello che fai rimane irrilevante
eppure, tu continui.

non ci posso credere.
Il giorno in cui smetterai
il governo di questo paese avrà una solida maggioranza
e si sentiranno i bambini
ridere felici per le strade di Roma
eppute, tu continui
e tutto rimane senza senso alcuno

waterboarding


cosa potevamo essere
e cosa siamo stati.
cosa siamo stati come individui
questo non riesco a capire.
Cosa significhiamo l’un l’altro
non lo so dire.
Sei stato un muro bianco pieno di crepacci e spioventi
in cui mi infilavo il pomeriggio presto
poi sono arrivati monsoni e televendite
i prodotti per la cura del corpo
ci sono finiti tutti in gola
abbiamo perso il nostro ritmo
per declamare a tutti voi
il più cordiale buonasera e buonanotte
dovevamo solo mantenere il nostro passo
espatri frequenti e risposte fugaci
ma questo rumore circonda città e ventricoli
uccide con la distrazione
e finisce che mi perdo nei tratteggi della notte
mi danno sedie vintage e cuscini comodi
e mentre affogo ti perdo in mare aperto
e dove sei finito Donnie
nessuno più lo sa

Thursday, February 15, 2018

finto

Oggi forse nevicherà
sui tuoi palazzi storti
volevano schiacciarmi
ma tu mi spingevi sempre via
Oggi a furia di passarti davanti
non significhi più niente
era una rivoluzione
in una scatola di cartone
ma pur sempre una rivoluzione
Oggi forse ritornerà
come un rumore di boschi
mi spettina gli occhi
disordinato e finto

Wednesday, February 7, 2018

cosa avrei scritto stasera

Avrei scritto senza dubbio una poesia
sulle storie che non so più scrivere
ma poi sei entrata tu
rame in testa voce annodata
a ricompormi senza parlare.
Avrei detto che dentro me la conversazione langue
e le parole scolano via
tra i miei cento fori
ma poi sei tornata tu
hai scritto qualcosa di notevole
e poi un perentorio "non rispondere".
Avrei confessato che non ero io a raccontare loro
ma il contrario
e da quando sono andate via
mi sento afono e sbilenco
ma poi sei arrivata tu
e ho riconosciuto tra i silenzi
la mia calda voce risuonare

stamattina a francoforte

come il rumore del traffico  in sottofondo mentre dormi a Bangkok come le luci della mia città che non distinguo all'orizzonte  è in que...